Come sta il mio bambino? Gli strumenti dell'ostetrica

Al giorno d'oggi spesso la gravidanza viene controllata da strumenti tecnologici, come esami di laboratorio, ecografie e cardiotocografia ecc., ma alcuni decenni fa, le vecchie levatrici prima dell'arrivo di questi dispositivi utilizzavano strumenti più semplici e antichi basati sopratutto sulla pratica e sulla manualità. 
Alcuni di questi strumenti sono utilizzati ancora oggi dalle ostetriche per sorvegliare la gravidanza fisiologica, oggi ne scopriamo alcuni.


La misurazione sinfisi-fondo

La misurazione sinfisi-fondo prima dell’avvento dell’ecografia era considerata una metodica d’elezione. Infatti, senza l’ausilio degli ultrasuoni, l’ostetrica monitorava la corretta crescita fetale andando a valutare nel corso della gravidanza l’aumento dell’altezza del fondo uterino.
Il nastro metrico era dunque uno strumento molto importante, tanto che dal 1975 entrò a far parte del contenuto della “borsa ostetrica”.
Il nastro metrico insieme allo stetoscopio di Pinard erano i principali strumenti utilizzati dalle ostetriche per constatare il benessere e la vitalità del feto.
Oltre che a valutare l’accrescimento fetale, la misurazione sinfisi-fondo era utilizzata anche per la datazione della gravidanza e per il riconoscimento precoce di gravidanze multiple.
Dal momento in cui l’ecografia ha assunto un importante valore diagnostico si è assistito ad una graduale scomparsa della misurazione sinfisi-fondo.

Ad oggi, le ecografie consigliate per una gravidanza a basso rischio sono 3, una per trimestre. Tuttavia, anche per le gravidanze a basso rischio, vengono effettuate spesso ecografie aggiuntive senza una reale indicazione medica. 


La distanza fondo uterino-sinfsi pubica deve essere misurata e registrata a ogni visita prenatale dopo le 24+0 settimane di età gestazionale.


Nelle donne in gravidanza a basso rischio non sono raccomandate né la stima ultrasonica delle dimensioni fetali in feti sospetti di essere grandi per l’età gestazionale né valutazioni Doppler di routine.

(ISS, linee guida gravidanza fisiologica)

La misurazione sinfisi-fondo controlla l'accrescimento fetale.
La misurazione si fa a partire della 13° settimana, ogni volta che si prende la misura si pone su una curva di riferimento, più è precoce l'inizio della misurazione più ci aiuta a ottenere una curva attendibile .
Dalla 20° settimana 
ogni quattro settimane e dalla 36° settimana ogni quindici giorni o ogni settimana.

La sua attendibilità per la diagnosi di un ritardo di accrescimento è:

  • del 60% quando manca 1 cm al controllo mensile;
  • del 79% quando mancano 2 cm;
  • del 90% quando mancano 3 cm;
  • del 96% quando mancano 4 cm, ovvero quando durante il mese il bambino non è cresciuto.
Il vantaggio di questo metodo è che può essere ripetuto ogni settimana, non essendo invasivo. 
Esecuzione: la donna distesa, con la vescica vuota. L'ostetrica palpa l'addome, aspetta che l'utero sia morbido, tasta il punto più alto del fondo e vi poggia il metro a nastro. Poi cerca il bordo superiore dell'osso pubico e prende la misura.
Nel terzo trimestre valuta il grado di impegno della testa fetale, poggiando le dita in orizzontale sopra il pube. Se la testa è percettibile sotto tutte le  dita è extra pelvica. Quando è percettiblie sotto 4,3 0 2 dita rileva il grado di impegno. 
 


La regola di Johnson 

La regola di Johnson serve a calcolare il peso medio fetale senza l'utilizzo degli ultrasuoni, ma con l'aiuto della misurazione sinfisi-fondo. 
Misurare la sinfisi-fondo.
Misurare l'impegno della testa con le dita in orizzontale.
Sottrarre dalla misurazione sinfisi-fondo:
  • 13, se la testa è extrapelvica (+5dita)
  • 12,se la testa è impegnata 2/5
  • 11, se la testa è impegnata 5/5
Moltiplicare la cifra ottenuta x 155= peso medio fetale.
Sottrarre o aggiungere al peso medio fino al 10% in base alla palpazione addominale, al rapporto tra bambino e liquido amniotico = stima di peso di quel bambino.
L. Braibanti.

Le manovre di Leopold




Dopo la 26-28esima settimana di gestazione il feto ha raggiunto sufficienti dimensioni e si può stabilire con la palpazione alcuni dati importanti applicando le manovre di Leopold.
Le manovre di Leopold sono quattro e servono per fare di diagnosi di situazione, presentazione, posizione, nonché di impegno della parte presentata.
Le manovre vengono effettuate da un' ostetrica o da un professionista esperto, la donna deve essere in posizione supina con la pancia scoperta.
Le prime due manovre sono le più diffuse e sono spesso utilizzate nella cardiotografia per il posizionamento delle sonde.




I manovra: valuta il livello del fondo uterino e identifica quale grossa parte fetale è situata a livello del fondo.


II manovra: valuta la situazione (longitudinale, trasversa o obliqua) e da quale lato decombe il dorso.




III manovra: valuta quale parte fetale è posta allo stretto superiore (testa o podice) e se è mobile o impegnata.


IV manovra: valuta le caratteristiche della parte presentata e il grado di scesa della stessa.




Questi sono strumenti che l'ostetrica utilizza per monitorare il benessere materno o fetale, nel momento in cui ci sono delle anomalie l'ostetrica collaborerà insieme al medico ginecologo per la sorveglianza della salute della donna e del feto, avvalendosi di dispositivi tecnologici.

Spero che queste informazioni possono essere state interessanti e utili, per qualsiasi dubbio chiedete alla vostra ostetrica di fiducia.

Ostetrica Rosamaria Sestili.


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