Muco cervicale


Qualche giorno fa da un quiz su Instagram mi sono resa conto che, non si conoscono molto il muco cervicale e i suoi cambiamenti durante il ciclo mestruale.
Perciò adesso approfondiamo l'argomento.

Il muco cervicale è una sostanza filante e viscosa, più o meno densa, che assolve diverse e importanti funzioni:


  • lubrifica il collo dell'utero (o cervice uterina)protegge dalle infezioni gli organi più interni della sfera genitale, come il corpo dell'utero e le tube di Falloppio: il muco cervicale possiede proprietà batteriostatiche;
  • si oppone al passaggio degli spermatozoi nelle fasi in cui l'organismo della donna non è predisposto alla fecondazione; 
  • facilita il passaggio, la sopravvivenza ed il processo di capacitazione (mediante il quale acquisiscono capacità fecondante) degli spermatozoi durante la fase ovulatoria, periodo in cui la fertilità femminile è massima; anche in questa fase il muco cervicale contribuisce ad intrappolare tra le sue maglie gli spermatozoi meno vitali, non completamente maturi o con caratteristiche morfologiche sfavorevoli;
  • durante la gravidanza, il muco cervicale diviene particolarmente denso e si accumula nel canale cervicale, ostruendolo e creando una barriera protettiva per il feto chiamata tappo mucoso. Questo tappo viene perso poco prima del parto.

Il muco cervicale è essenzialmente il prodotto della secrezione delle cellule endocervicali, a cui si aggiungono piccole quantità di fluidi provenienti dall'endometrio, dalle tube e, probabilmente, dal follicolo rotto.
Componenti del muco cervicale:
  • acqua: costituente principale, rappresenta da solo il 90% del muco cervicale → aumenta in termini percentuali nella fase preovulatoria (fino al 95-98%) e diminuisce nelle altre fasi del ciclo → tale cambiamento gioca un ruolo importante in alcuni metodi contraccettivi basati sull'osservazione del muco cervicale
  • glucosio ed altre componenti organiche come il glicerolo, la cui concentrazione aumenta durante l'eccitamento sessuale e che probabilmente facilita la fecondazione → anche la disponibilità di glucosio aumenta la vitalità degli spermatozoi, dotati di riserve energetiche limitate
  • aminoacidi e proteine solubili
  • elettroliti  → aumentano nei giorni immediatamente precedenti e successivi all'ovulazione
  • la quantità di muco cervicale prodotta all'inizio del ciclo mestruale è stata quantificata in 20 mcg/die, mentre in piena ovulazione tale quantitativo può salire fino a 600-700 mcg/die; il fenomeno è comunque soggetto ad un'ampia variabilità individuale.

L’ovulazione è la fase del ciclo mestruale durante il quale l’ovulo viene rilasciato da una delle ovaie femminili e rappresenta di fatto l’inizio delle uniche 12-24 ore mensili in cui può avvenire la fecondazione.
Quando si cerca una gravidanza può essere utile individuare l’imminente ovulazione, perché questo permette di concentrare con maggior efficacia i rapporti (si tenga presente che la donna è fertile già 5-6 giorni prima dell’ovulazione, che è il tempo di sopravvivenza in condizioni ideali dello sperma maschile all’interno dell’organismo femminile).
I più comuni metodi naturali per individuare l’ovulazione sono:
calendario, attraverso l’osservazione della lunghezza del ciclo mestruale (l’ovulazione si verifica generalmente circa 12-16 giorni PRIMA della mestruazione, quindi in caso di cicli regolari può essere tutto sommato semplice);
osservazione del muco cervicale, metodo Billings;
rilevazione della temperatura basale (si registra un piccolo aumento della temperatura corporea dopo l’ovulazione);
test di ovulazione .
Questi metodi per individuare l'ovulazione vengono utilizzati sia per cercare una gravidanza, sia come metodi contraccettivi. Bisogna però dire che sono sicuramente meno efficaci come contraccettivi rispetto ai metodi barriera o ormonali.
Durante le diverse fasi del ciclo mestruale è possibile apprezzare numerose variazioni relative alla quantità e alla consistenza del muco secreto dalla cervice (muco cervicale); prelevandolo con delicatezza dalla vagina è possibile verificare che:

  • Nei primi giorni dopo la mestruazione il muco cervicale è scarso, spesso addirittura assente.
  • Quando i livelli ormonali aumentano in preparazione all’ovulazione, anche la produzione di muco tende ad aumentare, diventando: umido, appiccicoso, cremoso e di colore biancastro.
  • Con l’inizio dei giorni fertili e l’approssimarsi dell’ovulazione il muco cervicale diventa invece: ancora più umido, più chiaro, scivoloso come la chiara d’uovoin grado di formare lunghi filamenti se esteso tra pollice e indice.
  • Questi sono i giorni più fertili del mese, in cui è opportuno concentrare i rapporti; spesso la donna avverte anche la sensazione di bagnato e può trovare gli slip leggermente macchiati dal muco.
  • Con il superamento dell’ovulazione il muco tornerà infine più spesso e appiccicoso.
  • Potrebbe infine tornare di consistenza elastica e a chiara d’uovo subito prima della comparsa della mestruazione, a causa della caduta del progesterone (uno degli ormoni che regolano il ciclo).
Il momento migliore per avere rapporti sessuali, se si desidera una gravidanza, è quando il muco cervicale si trova nella fase di consistenza a chiara d’uovo, cioè quando l’ovulazione si sta avvicinando, e per ancora 2-3 giorni dopo la sua scomparsa (che coincidono in genere con 1-2 giorni dopo l’aumento della temperatura basale).
 


 Come valutare il muco cervicale
  1. Lavarsi accuratamente le mani è assolutamente fondamentale per evitare il rischio di contrarre fastidiose infezioni vaginali.
  2. Trovate una posizione comoda, che sia seduta sul wc, accovacciata o in piedi, magari mettendo una gamba sul bordo della vasca da bagno.
  3. Ponete un dito dentro la vostra vagina, l’indice o il dito medio sono probabilmente i migliori, facendo attenzione a non graffiarvi. A seconda di quanto muco cervicale state producendo, potreste non aver bisogno di andare molto in profondità, ma un campione vicino alla cervice è particolarmente rappresentativo.
  4. Togliete il dito dalla vagina e osservate la consistenza di tutto il muco che trovate. Per farlo guardate sia il muco, sia soprattutto l’elasticità; se è possibile creare lunghi filamenti tra pollice e indice è segno di giorni fertili (come in foto).

Nell'immagine precedente vedete come il muco del periodo ovulatorio lascia passare meglio gli spermatozoi.



Alterazioni patologiche

Se osservando il vostro muco notate una delle seguenti alterazioni potrebbe esserci un'infezione in corso:

perdite giallognole e cremose (causa probabile: infezione gonoccocica);

perdite vaginali schiumose e di color verde-giallo, associate a pruriti ed irritazioni(causa probabile:Trichomonas);

perdite bianche, grigiastre, schiumose, di odore fetido specialmente dopo i rapporti sessuali o l'igiene intima (cause probabili: vaginosi batterica, Gardnerella vaginalis);

perdite vaginali modeste ben aderenti alle pareti, associate a pruriti e bruciori intensi, bianche e di consistenza caseosa, simile ad un "formaggio a pasta molle" (causa probabile:Candidosi);

perdite vaginali muco-purulente, associate a dolori durante i rapporti sessuali (causa probabile: Clamydia, Ureaplasma urealyticum).

In questo caso prenotate una visita dal vostro ginecologo o recatevi in consultorio per avere la diagnosi del medico.

Spero che sia stato utile la vostra ostetrica di fiducia Rosamaria Sestili.

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