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Immunoprofilassi anti-D in Gravidanza, tutto ciò che c'è da sapere

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Un argomento molto importante in gravidanza ma di cui si parla poco è l'immunoprofilassi anti- D, quindi oggi vi voglio raccontare di cosa si tratta e di cosa consigliano le linee guida. Le donne che hanno un gruppo Rh negativo, in gravidanza possono sviluppare una risposta immunitaria (cioè produrre anticorpi, chiamati anti-D) contro i globuli rossi del feto. Questo può accadere solo nel caso in cui il padre del bambino sia Rh positivo ed il feto sia Rh positivo. Gli anticorpi materni attaccano e distruggono i globuli rossi del feto: la possibile conseguenza è l’anemia, nota come malattia emolitica del feto, che nei casi più gravi può arrivare a causare morte endouterina. All'inizio della gravidanza tutte le donne vengono avviate ad esami specifici per stabilire il gruppo sanguigno ed evidenziare la presenza di anticorpi liberi contro le emazie; tra questi rientra il test di Coombs indiretto, che valuta la presenza di anticorpi liberi contro i globuli rossi. Quando la madr

Assorbenti lavabili in pillole

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  Oggi parliamo di assorbenti lavabili: Gli assorbenti lavabili sono un'alternativa ecologica agli assorbenti esterni, con materiali studiati e con una forma molto più pratici dei vecchi pannolini delle mostre nonne. I più semplici hanno una parte a contatto con la pelle di un determinato tessuto e uno o più strati di tessuto assorbente, altri hanno in aggiunta anche un ulteriore strato che va a contatto con gli slip, di tessuto impermeabile , traspirante o no. I tessuti  I tessuti a contatto con la pelle possono essere:  cotone, flanella di cotone, cottonvelour, bambú, tessuti tecnici, minkee. Di solito i tessuti a contatto con la pelle sono morbidi e piacevoli. I tessuti assorbenti possono essere: la spugna di microfibra, tessuti di cotone, spugna di cotone, spugna di bambù e canapa.  Infine ci sono i tessuti impermeabili che sono a contatto con lo slip ed evitano la fuoriuscita del sangue, essi sono: il PUL e il pile.  Ci sono tantissimi modelli di assorbenti lavabili, posso

Ossitocina in pillole

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L’ossitocina   o  oxitocina , deriva dal greco   ox ý s  ‘veloce’ e  tókos  ‘parto’, col suff.  -ina quindi   parto veloce . V iene chiamata l’ormone dell’amore, è un ormone peptidico prodotto dal nucleo paraventricolare dell’ipotalamo ed è un orm one endogeno auto-prodotto. Agisce sia da neurotrasmettitore che da ormone, e ha sia effetti meccanici che comportamentali. È il componente principale del cocktail di ormoni dell’amore ed è sempre presente in ogni evento della vita sessuale riproduttiva. L’ossitocina è il tuo primo e ultimo ormone nel percorso della maternità.  È stato dimostrato che durante l’orgasmo i livelli di ossitocina sono circa 5 volte superiori a quelli usuali. L’ormone dell’amore accresce il reciproco attaccamento, rinsaldando i legami affettivi che si instaurano all'interno  della coppia. L’ossitocina è l’ormone delle coccole, degli abbracci, del contatto fisico e dell’empatia. Diminuisce i livelli di stress, l’ansia, favorendo la lettura delle emozioni altrui,

La nascita del sé - Maternità in rubrica

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MATERNITA’ IN RUBRICA La nascita del sé bambino “Tutto di colpo è cambiato; non mi trovo più nella mia piccola e calda casetta. Il mondo intorno a me è cambiato. Non sono più cullata nella mia piscina calda. Dopo la mia nascita sono stata avvolta con delle cose calde e ruvide. Quando sono avvolta in queste cose, mi sento di nuovo al sicuro, quando invece sono tutta nuda ho tanta paura. Le voci sono tanto forti e mi fanno paura e non sento più quella voce dolce che sentivo prima. Tengo gli occhi chiusi perché la luce è davvero forte e mi dà molto fastidio. In questo momento sto piangendo, voglio far capire che ho paura, mi sento persa, non conosco ciò che mi circonda e mi sento in pericolo. L’unico modo che conosco per comunicare con il mondo è piangere e spero che qualcuno mi aiuti. Dopo un po’ qualcuno mi prende e finalmente sento un odore e una voce familiare, è lei, la riconosco. Non so bene chi sia ma con lei mi sento al sicuro. Tra le sue braccia sento il “tum, tum” del suo cuore,

Il parto rispettato - maternità in rubrica

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MATERNITA’ IN RUBRICA   Il Parto Rispettato Cecilia aveva preparato da mesi la sua valigia per l’ospedale, tra i mille scrupoli del “potrebbe servire” e tante accortezze da primipara. Sognava spesso, nell’ultimo periodo, quello straordinario momento del parto. Aveva iniziato a sintonizzarsi sull’esperienza del dolore che l’avrebbe attesa, facendosi forza nell’idea che sarebbe stato tutto, in fondo, sopportabile pur di veder nascere la sua piccola bambina. Mancavano un paio di settimane al termine previsto ed immaginava di dover attendere qualche giorno in più, rubato alla sua settimana ostetrica. La gravidanza era stata piuttosto lineare, ma la fatica del pancione, i suoi chili di troppo e la respirazione affannosa l’avevano affaticata nell’ultimo periodo, costringendola ad un tempo di riposo.  I racconti delle sue amiche incinte narravano di ultimi momenti tragicomici, di corse all’ospedale con taxi, di mariti imbottigliati nel traffico o di travagli lunghi giorni, conclusisi con un i