Quando e come nasce una madre? - Maternità in rubrica
MATERNITA’ IN RUBRICA
Quando e come nasce una madre?
Lara e Luca si amavano da tempo. Sette anni
insieme e due di matrimonio. Lavoro lontano da casa per lui e sottopagato per
lei. Avevano tanti progetti, tra cui quello di viaggiare in giro per l’Europa,
ma le vacanze erano sempre strette di tempo e denaro. Pensavano da un pezzo
alla famiglia, alla loro famiglia, ma ogni volta l’argomento veniva subissato
dalle pratiche commerciali da risolvere, dal mutuo da sistemare e dai consigli
degli amici di sempre che li volevano ancora ridenti e spensierati nel mezzo
della loro compagnia di giovani adulti.
Lara, però, non riusciva a sotterrare facilmente
l’idea di diventare madre.
Da qualche tempo andare al supermercato, entrare
in un ristorante, o semplicemente girare senza meta per la città era diventato
più difficile del solito. Ovunque spuntavano cocomeri sotto maglia di donne
incinte che sembravano così belle, felici e ben accompagnate. Le capitava di
pensare che la cosa potesse accadere anche a lei, se solo avesse trovato il
coraggio di smettere la pillola, altre volte, invece, era facile rimandare
l’argomento a data da destinarsi e continuare la vita di sempre colma di
aperitivi con Giulia e CrossFit intensivo in palestra.
Una domenica mattina, al parco, si era
ritrovata seduta su di una panchina verde a leggere una rivista di moda, quando
sentì una voce femminile alle sue spalle chiamarla da lontano: “Lara, vieni
qui!”.
Lara ebbe un guizzo sentendosi chiamare per
nome da una voce sconosciuta e non fece in tempo a girarsi che capì subito di
cosa si trattava. Una bambina saltellante dai riccioli color oro, raccolti in
una coda ormai sfatta, si muoveva barcollante nei suoi due anni di età,
spingendosi oltre il limite consentito. Dietro di lei una giovane donna, sulla
trentina, aveva abbandonato il passeggino per raggiungere la piccola Lara, che
cominciava ad esplorare il grande parco della sua grande città, ignara dei
possibili pericoli.
Per un attimo aveva ripensato a lei, alla sua
infanzia, a sua madre e suo padre lontani, ma vicini nel cuore. Ai suoi primi
passi, alle foto del vecchio album color verde acqua che aveva portato con sé a
casa nuova. Qualcosa di dolce e amaro insieme l’aveva turbata in quel frangente,
mentre un brivido caldo sulla schiena le aveva inumidito gli occhi.
La sera stessa, a cena, avrebbe voluto parlarne
con Luca, ma le sembrava troppo sciocco condividere quella sensazione che
l’aveva fatta sentire così piccola, colma di tenerezza e nostalgia. La notte
aveva riposato male, svegliata da mille pensieri che l’avrebbero accompagnata
anche nei giorni successivi. Al “che hai?” di Luca continuava a rispondere “niente”,
ma non era affatto così.
Solo qualcosa poteva salvarla da quel torpore
tanto custodito: un desiderio pensò, un desiderio che andava condiviso e poi
nutrito. Era arrivato il momento, ora ne era certa.
Quando nasce una madre?
Lo scrittore Osho, maestro spirituale di fama
mondiale, scriveva: “nel momento in cui un bambino nasce anche una madre sta
nascendo. Lei non è mai esistita prima. La donna esisteva, ma la madre, mai.
Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo”. Donald Winnicott, noto pediatra e
psicoanalista britannico, aveva predetto che “non esiste un bambino senza una
madre”, alludendo all’importanza fondamentale dello sviluppo infantile all'interno della diade madre-bambino, come luogo privilegiato di
rappresentazioni materne e di concrete capacità contenitive.
Al noto assioma madre-bambino, due elementi
difficilmente escludentisi, è necessario, tuttavia, aggiungere un’importante
considerazione:
I figli sono prima di tutto figli di un desiderio, il desiderio di maternità.
I figli sono prima di tutto figli di un desiderio, il desiderio di maternità.
È proprio lì che tutto
ha inizio: che sia programmato o meno, ciò che spinge in molti casi ad avere
un figlio è un forte desiderio di
maternità che
irrompe nella vita e nella mente della coppia, anche quando non tutto è “a
posto” e la
nascita di un bambino rischia di essere rinviata in base a ragioni personali
che contrastano con la legge del desiderio.
Il desiderio di un figlio non segue solo le logiche della
ragione e della controllabilità genitoriale e può irrompere anche nei momenti
più disparati. È un desiderio molto forte, istintivo e passionale che viene
anche dalle regioni dell’inconscio: l’inconscio si impone e spetta poi alla
coscienza fargli posto nella mente e nel cuore.
Tale
desiderio si nutre di sogni, aspettative, fantasie sul futuro nascituro e si
confronta da subito con la possibilità che una donna sia feconda o meno, che lo
sia o meno il suo partner.
Molte
coppie, in effetti, si ritrovano a scegliere una gravidanza programmata e stabilita sulla base
della propria condizione lavorativa, economica e sociale, con il rischio di
rimandare la nascita di un figlio talmente tanto da essere troppo tardi o ai
limiti dell’età fertile.
“Stabilità
affettiva, sicurezza economica, realizzazione personale: sono le certezze che
si cerca di raggiungere prima di mettere al mondo un figlio, oggi.” “Ma non c’è
il rischio che questa programmazione così razionale
condizioni troppo il desiderio di un figlio, mettendo quasi in naftalina gli
impulsi più vitali, in attesa del momento più adatto?” (Finzi e Battistin,
1997)
Il corpo
della donna è per natura preparato alla riproduzione ma non tutte le donne ne
sentono il bisogno.
L’istinto
del proteggere, accudire, nutrire e sacrificarsi per il proprio figlio si
sviluppa in modo del tutto individuale nel corso della gravidanza, generalmente
dal concepimento in poi. Meccanismi ormonali, tra cui il rilascio di prolattina
e della nota ossitocina, risvegliano quell’istinto materno che oltre ad avere
una componente biologica, è altresì amplificato da condizionamenti personali e
sociali, che possono avvalorarlo o meno.
Massimo
Recalcati (2005) ricorda che ciò che chiamiamo madre non corrisponde necessariamente
alla madre reale intesa come la generatrice biologica del figlio. Madre è il
nome della prima figura che si occupa di una vita umana che riconosce come sua
creatura. Madre è il nome dell’Altro che
tende le sue nude mani alla vita che
viene al mondo, alla vita che, venendo al mondo, ne invoca il senso.
Veniamo
alla luce del mondo solo attraverso il desiderio dell’Altro, portando
l’impronta di questo desiderio in noi, al centro di noi stessi. Più importante
di assicurare soddisfazioni e gratitudini al bambino è aver accolto la sua vita
nel desiderio, è averla desiderata, accolta ancor prima del concepimento.
Il desiderio della madre non è un desiderio
anonimo, ma un desiderio capace di
trasmettere il desiderio. Il volto della madre incarna il tempo primario
del riconoscimento: esplorando questo volto, il bambino farà esperienza del
proprio.
Come nasce una madre?
Lara ha parlato con Luca del suo
desiderio di maternità e così ha interrotto l’assunzione della pillola
anticoncezionale. Adesso si chiede cosa dovrebbe fare in questo momento per
prepararsi a una gravidanza.
Nella fase preconcezionale, ovvero il
periodo che precede il concepimento e la gravidanza, ci sono alcuni cambiamenti
nel proprio stile di vita che possono aiutare la donna.
La salute preconcezionale è infatti un
fattore determinante per un sano decorso della gravidanza. Ci sono diversi
fattori di rischio da evitare, come ad esempio nutrizione inadeguata, scarsa
assunzione di folati, obesità, uso di alcol e fumo. Iniziare a cambiare stile
di vita mentre la gravidanza è già avviata, potrebbe essere troppo tardi e
influire sulla salute del nascituro.
Perciò, quando s’inizia a pensare a una
gravidanza, bisognerebbe modificare e migliorare le proprie scelte di vita,
cioè rafforzare i fattori protettivi di salute, ad esempio alimentazione
adeguata, eliminazione di alcool, fumo e altre sostanze d’abuso, nonché promozione
dell’attività fisica, etc.
Il consiglio è di rivolgersi a un’ostetrica
o a un ginecologo per una visita preconcezionale, in cui il professionista
attraverso uno specifico counseling
può individuare i fattori di rischio e consigliare quali sono i cambiamenti da
effettuare nel proprio stile di vita.
Il counseling
preconcezionale è l’insieme d’informazioni e d’interventi che il medico di
fiducia propone alla donna e alla coppia che desidera un bambino, ed ha come
obiettivo la prevenzione di alcune patologie congenite e la promozione della
salute della madre e del futuro bambino.
Gli obiettivi della visita preconcezionale sono:
• adozione di uno stile di vita appropriato per il miglioramento dello
stato di salute (Es.: fumo, alcol, droghe, peso corporeo ideale);
•esecuzione di esami di laboratorio come previsto dal DPCM sui nuovi
Livelli essenziali di assistenza del 12 gennaio 2017;
• identificare eventuali rischi riproduttivi nella donna e nella coppia (Es.:
malattie genetiche, precedenti insuccessi riproduttivi, malattie croniche
materne);
• prevenzione o riduzione dei rischi identificati (Es.: consulenza
genetica, vaccinazioni, assunzione acido folico);
Quali sono le cose da fare prima di avere una gravidanza?
Innanzitutto, si consiglia di cercare di
avere rapporti soprattutto nei giorni a ridosso dell’ovulazione, quindi da 2-3
giorni prima a 2-3 giorni dopo l’ovulazione. (Qui di seguito trovate un video sulla
fecondazione, realizzato in maniere semplice per aiutare a conoscere come
avviene il concepimento).
Un’altra
cosa importantissima in questo periodo, oltre ad un’alimentazione equilibrata,
è l’assunzione di acido folico.
L'acido
folico è una Vitamina idrosolubile del gruppo B, non prodotta dall'organismo ed
abitualmente presente nella dieta.
La sua assunzione è importante per le
donne in età fertile che programmano una gravidanza, perché la carenza di acido
folico nelle prime fasi della gravidanza aumenta il rischio di malformazioni
del feto, come disturbi del tubo neurale: spina bifida o anaencefalia.
"Si raccomanda che le donne che
programmano una gravidanza, o che non ne escludono attivamente la possibilità,
assumano regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acido folico per ridurre il
rischio di difetti congeniti. Per essere efficace l’assunzione di acido folico
deve iniziare almeno un mese prima del concepimento e continuare per tutto il
primo trimestre di gravidanza." L.G. Gravidanza fisiologica del I.S.S.
In caso di malattie croniche materne
come diabete, ipertensione, malattie autoimmuni, le condizioni di salute
andrebbero tenute sotto controllo e potrebbe essere necessario modificare le
terapie in atto per evitare l’uso di farmaci teratogeni, come può succedere ad
esempio in caso di asma e di epilessia. La donna con malattie croniche, prima
di avviare una gravidanza, dovrebbe rivolgersi al medico o ai centri
d’informazione di teratologia.
Mantenere
e tutelare la salute preconcezionale vuol dire ottimizzare la salute di oggi e
di domani della donna e del futuro individuo che nascerà e per farlo bisogna
assicurare che tutte le donne in età fertile ricevano assistenza preconcezionale, promozione
della salute ed interventi che possano aumentare
lo stato di benessere, minimizzare i rischi e far portare avanti una
gravidanza con salute ottimale.
Al prossimo articolo!
Bibliografia e Sitografia
Winnicott D., (1965), Sviluppo affettivo e ambiente,
Armando, Roma.
Finzi V. S., Battistin A., (1997), A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall’attesa ai cinque anni.
Mondadori, Milano.
Recalcati M., (2015) Le
mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno. Feltrinelli,
Milano.
Osho R., (2016) Non
tradire tuo figlio. Le indicazioni
rivoluzionarie per crescere tuo figlio libero di essere se stesso e al massimo
della sua creatività e spontaneità. Uno Editori, Torino.
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