Il ciuccio...nozioni base per una scelta informata

Il ciuccio o succhiotto ( o come volete chiamarlo) è secondo Wikipedia :"una tettarella di gomma, plastica, caucciù o di silicone data ai bambini per conciliare il sonno o per calmarsi, stimolando il riflesso naturale della suzione. Nella sua forma standard si mostra come una sorta di capezzolo artificiale con una impugnatura. Le dimensioni sono appositamente studiate per impedire che il bambino possa involontariamente ingerire l'oggetto."

Il ciuccio è un oggetto che nello stereotipo moderno identifica i neonati e i bambini in età prescolare, I primi rudimentali succhietti possono farsi risalire addirittura a 2000-3000 anni fa: sono stati ritrovati infatti, in Italia e Cipro, piccoli animali di argilla destinati ad essere appesi al collo, con una grande apertura per l'inserimento - probabilmente - di miele ed un piccolo orifizio nella bocca dell'animale affinché fosse possibile per il bambino succhiare il miele.

Questi ciucciotti "primitivi" sono stati utilizzati fino al medioevo. Successivamente veniva utilizzato un sacchetto di lino che veniva intinto nel miele o in acqua zuccherata per calmare i bambini.
La forma odierna è stata raggiunta attorno al 1900, quando venne brevettato negli Stati Uniti il "baby comforter".


Il ciuccio può essere utile per tranquillizzare il bambino, però sappiate che, soprattutto nelle prime settimane, potrebbe ostacolare l’allattamento al seno. Perciò, se deciderete di usarlo, aspettate che il piccolo abbia almeno un mese di vita, quando ormai l’allattamento dovrebbe essersi stabilizzato in maniera completa.

Il ciuccio dovrebbe essere dato al bambino quando viene messo a dormire e, una volta addormentato, tolto dolcemente. Ci sono evidenze della relazione tra l’uso del ciuccio durante il sonno ed una riduzione del rischio di SIDS (sindrome della morte improvvisa del neonato o morte in culla), anche se l’esatto meccanismo dell’effetto non è ugualmente compreso. 
Se lo rifiuta, non forzatelo. Non ricoprite il ciuccio di sostanze dolci: in particolare evitate il miele per tutto il primo anno perché potrebbe favorire lo sviluppo di pericolose infezioni.
Il ciuccio inoltre deve essere pulito spesso e anche sostituito con una certa regolarità. Succhiare il ciuccio (o il proprio ditino) è fonte di tranquillità e di soddisfazione per il lattante: utilizzare parecchie volte il ciuccio nei momenti di crisi non è dannoso, ma permettere che il piccolo passi ore ed ore con il succhiotto passatempo in bocca disturba la normale crescita del palato. 
Fintanto che il lattante succhia esclusivamente latte materno al seno oppure utilizzi altri alimenti attraverso il biberon, è bene provvedere anche alla sterilizzazione del ciuccio più volte al dì. Queste attenzioni non saranno più necessarie quando, con la crescita, tenderà a portare tutto in bocca come metodo di conoscenza.
Queste informazioni sono state prese dal ministero della salute.


Il ciuccio è preferibile al pollice, infatti sono maggiori i danni che crea il pollice al palato, rispetto al ciuccio.
Qui sotto una piccola Rosamaria che non gli interessavano gli studi e i pareri medici e succhiava serenamente il pollice. 😂 




Qui sotto possiamo vedere un immagine che riassume quanto abbiamo appena detto.


Perciò il ciuccio non va demonizzato, ma non va neanche dato ai bambini come gioco o passatempo, usato dopo il primo mese di vita e per tranquillizzarlo in momenti di stress è utile, ma ricordate che i bambini hanno bisogno di tante coccole e tanto affetto e il ciuccio non può sostituire il vostro amore di genitori.

Per tutte le mamme che allattano al seno, il ciuccio nei primi mesi potrebbe interferire con l'allattamento e quindi sconsigliato il suo utilizzo, il bambino oltre che per nutrirsi e per dissetarsi utilizza il seno per rilassarsi e tranquillizzarsi. 

Vi lascio qualche i link dei siti che ho consultato e su cui vi potete informare.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_29_allegato.pdf
http://www.evidencebasednursing.it/traduzioniJB/Uso%20del%20ciuccio.pdf
http://ibfan.org/breastfeedingbreafs/bb54%20italian.pdf

Cercate sempre di seguire quello che dicono gli studi scientifici e i professionisti della salute, quello che facevano le nonne 30/40 anni fa non è sempre la cosa giusta per i nostri figli.

Per altre informazioni chiedete al medico o alla vostra ostetrica di fiducia.

Ostetrica Rosamaria Sestili

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